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domenica 4 maggio 2014

Le persone hanno il cattivo gusto di tornare. Come gli zombie dei film, gli spari, credi di averli abbattuti ed essertene finalmente liberato e loro, inesorabili, si alzano e continuano a trascinarsi verso di te. Non so sinceramente perchè le persone sentano il desiderio di tornare eppure lo fanno, forse perchè vogliono finire di finirti, o perchè sentono la mancanza del tuo disprezzo, tornano per la curiosità di vedere come stai, cosa fai, come sopravvivi senza di loro, con chi le hai sostituite, tornano perchè hanno paura che tu ti sia scordato di loro e facendosi vive rinfrescano il ricordo, tornano perchè non hanno nessuna altra vittima da importunare, ma la motivazione peggiore, forse, è che tornano perchè sono convinte di essere cambiate e di essere diventate persone migliori, che hanno capito la lezione e sono stracolme di un pentimento che ti devono vomitare addosso per ottenere un perdono, che faccia sparire ogni colpa dalle loro coscienze. Quando le persone tornano però, sono completamente ignare dei pensieri e dei sentimenti di chi le ha esiliate, vedere quello zombie famelico trascinarsi ostinatamente non fa che accrescere il distacco, il disprezzo e la determinazione a mantenere una posizione che è stata presa per precisi motivi. Spesso nel veder tornare una persona il primo pensiero che viene in mente è l'ultima spiacevole litigata che ti ha fatto vivere e tutto il male che ti ha procurato. Il fatto di dire "non voglio più vederti" non lascia spazio a ma e se, è una frase apocalittica e definitiva, chi la pronuncia l'ha ben ponderata e non ha ripensamenti. Quindi il consiglio è: non tornate da chi non vi vuole nemmeno come ricordo.



Ho perso i miei pensieri nella nebbia e le parole sono cadute, mentre, cercavo di raccogliere la luna, in fondo al pozzo, restano solo, silenzi male interpretati.


Solo il mare dona pace alla mia anima, la brezza mi accarezza la pelle e soffia via i pensieri inquieti.




Fingere di vivere è il modo per iniziare un po' a morire.


Tutte le volte che mi sento fuori posto scrivo, scrivere è in qualche modo il mio posto nel mondo.