Moriva d'emozione per musica, libri e film ma le persone le erano indifferenti, provava nei confronti delle persone l'indifferenza di un gatto verso il mondo quando con la zampa si lava il musino.

Ho smesso di odiarmi quando non ho più permesso alle persone di deludermi.

A me piaceva quel mucchio di parole messe li così.

In fondo noi eravamo solo due peccatori carnali pieni di cattive intenzioni.

Il vuoto che dentro mi riempie è un eco lontano di tempi perduti, il freddo che mi invade indolenzisce il corpo e intorpidisce i pensieri, la malinconia che mi appartiene è un velo nero che oscura la luce, tutta questa inquietudine che mi tormenta non l'avevo messa in conto.

Mi ero persa nell'oscurità di un pozzo che continuavo a scavare senza tregua, fino a quando non mi resi conto che mi stavo scavando la fossa da sola e l'unico modo per salvarmi era buttare la pala che stringevo tra le mani.

Il mio corpo gli aveva giurato obbedienza. Lui, la mia dipendenza non accettava alcuna tolleranza, voleva entrarmi dentro e dominarmi, mi voleva completamente assuefatta, voleva possedermi ed io, viziosa, mi sono lasciata sottomettere diventando schiava del caffè.

Non dimenticherò mai quella notte calda d'estate, nevicavano stelle e dal mio cuore pioveva amore.

Ci sono pensieri tanto strani che non possono essere raccontanti, così indecenti che danno i brividi, ci sono pensieri che gelano il sangue e devono restare seppelliti nella mente.

Benvenuto Agosto!

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