Era spezzato,
irrimediabilmente spezzato, nessuna colla, nessun cerotto, nessun filo lo avrebbero potuto ricomporre.
Irreparabile, rotto, ormai inutile e con le cose rotte si sa come va a finire, si buttano via, oppure si tenta con un po' di fantasia, senza troppe aspettative, di trasformarle.
Lo sciolse, mescolando lentamente tra i fumi avvolgenti dell'acqua riscaldata dal fuoco.
L'odore dolce pervase la stanza, subito piacevole ma con una punta di malinconia persistente,
il sapore era sorprendente, amaro come le lacrime di un addio, con un inaspettato retrogusto zuccherino, sapeva di fiele e miele, di dolce tormento e di amore infranto.
giovedì 13 febbraio 2020
sabato 1 febbraio 2020
Iscriviti a:
Post (Atom)