Il mare la rispecchiava, ogni giorno una sfumatura differente, mutevole, come il suo continuo essere alla ricerca di stimoli, di conoscenza, di emozioni, la forza perpetua di un movimento costante, quell'energia instancabile di creare che la caratterizzava, l'eccesso ingovernabile dalla calma piatta alla burrasca più violenta, come un istinto, un carattere impulsivo dominato dai sentimenti più puri e primordiali nella loro manifestazione. Il mare era il suo luogo, lei lo capiva, ci parlava e ci si ritrovava in ogni istante, le onde le vedeva e le sentiva infrangersi nello stomaco.